00 01/12/2013 08:55
Chi e come è stato favorito per tanto tempo l'inquinamento ambientale




Molti di voi avranno letto o seguito alla TV le storie degli scarichi inquinanti sepolti su ampie zone della Calabria e forse anche quella dei rilievi fatti dagli americani sull'acqua potabile di Napoli.
La domanda che spesso ho sentito fare, anche dagli amici, è stata:"Ma perché ci hanno messo tanto per indagare?"

Poi mi è venuto in mente una delle cose su cui spesso abbiamo discusso al club e che ci hanno fatto più volte indignare: la depenalizzazione del reato di inquinamento ambientale.
Se non ricordo male prima del 1994 il reato d'inquinamento ambientale esisteva nella nostra legislazione e contemplava la misera reclusione di un anno o poco più. Il che non era il massimo in quanto poi la galera non si applicava, ma almeno avveniva che l'inquinatore finiva sui giornali con le manette ai polsi e questo era un deterrente abbastanza educativo per i piccoli inquinatori. Poi nel 1994 durante il breve governo Berlusconi il reato è stato depenalizzato a mera multa di 200 milioni di lire al massimo (però, con che velocità riusciva a fare le leggi che gli interessava). Questo comportava che la magistratura non avrebbe più potuto indagare una volta conosciuto il fatto delittuoso, ma solo prendere atto quando vi fosse stata la precisa denuncia privata con tanto di prove o intervenire in presenza di una moria di persone ben provata.
Fu un vero regalo all'eco-mafia e ai grandi inquinatori che facevano affaroni inquinando i terreni calabresi, l'aria pugliese e non solo. Fu un regalo anche tutti gli industriali che poterono chiudere il depuratore e risparmiare soldi, tanto se beccati ad opera di volontari, avrebbero pagato un minimo di multa se l'inquinamento fosse stato ultra-provato.
Il rischio per i volontari era grande in quanto se perdevano la causa le spese sarebbero state loro.
Pensate poi che, a quanto ho capito, le dichiarazioni in proposito ad inquinamento dei pentiti di mafia di cui ora si parla sono state perfino segretate

Il reato di inquinamento ambientale fu reintrodotto nel codice penale nel 2007 durante il governo Prodi e al momento, essendo reato penale, la magistratura ha il dovere di procedere sulle indagini e di inquisire e perseguire d'ufficio i delinquenti (prescrizioni permettendo).


Spero che ora sia chiaro anche ai giovani chi è che ha sempre lavorato per far fare affari rovinando l'ambiente lucrando sulla pelle degli uomini, compresi i bambini.



Giancarlo
[Modificato da Campus 01/12/2013 09:06]


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*- E’ un’idiozia dire che si rispetta il pesce perché si fa del Catch & Release quando poi con quella scusa si va a maltrattarlo in periodo di riproduzione. -*