Il rispetto del socio è dovuto per ogni associazione ma spesso i dirigenti se lo dimenticano ed il socio deve subire le arroganze di un branco.
Nel fondare lo Spinning Time Club si è voluto porre in chiaro nello Statuto alcuni punti considerati fondamentali nei rapporti in una communità civile per far si che il socio non debba sottostare a arroganze di qualcuno che vede nel club un branco sottomesso e non una comunità.
Riporto dallo statuto:
Art. 6 (Facoltà del socio)
Il socio ha le seguenti facoltà:
- partecipare alle riunioni periodiche e ai raduni del club;
- partecipare alle attività ricreative e culturali ed alle altre iniziative promosse dal club;
- frequentare eventuali locali, aree e spazi del club;
- fregiarsi dei distintivi e degli stemmi del club;
- partecipare, candidarsi e votare alle Assemblee;
- ricoprire cariche sociali
- presentare proposte e proteste al Direttivo;
- fare richieste e ricorsi ai Soci Fondatori.
- essere rimborsato di ogni spesa autorizzata sostenuta per il club.
Le cariche o gli incarichi sociali sono esclusivamente a titolo onorifico e gratuito.
Art. 7 (Doveri del socio)
Il socio ha i seguenti doveri:
- rispettare l'ambiente e la natura;
- adoperarsi per la tutela, la difesa ed il recupero ambientale;
- osservare lo spirito dello statuto e i regolamenti del club;
- non usare il nome o le effigi del club per iniziative che non siano state approvate esplicitamente dal Direttivo;
- non nuocere al decoro, agli interessi e alla vita del club;
- pagare ogni quota dovuta al club;
- rispettare le leggi ed i regolamenti vigenti sulla pesca.
A fronte anche degli ultimi avvenimenti faccio notare come tra i doveri del socio non si trovi il dovere di frequentare le riunioni mensili. Come dovere del socio sarebbe davvero assurdo perché escluderebbe chi per motivi logistici, di salute o personali non possa essere sempre presente alle riunioni.
Osserviamo ora come i primi due punti nelle Facoltà del socio siano:
"
-- partecipare alle riunioni periodiche e ai raduni del club;
- partecipare alle attività ricreative e culturali ed alle altre iniziative promosse dal club;"
Mi sembra ovvio quindi che per partecipare ai raduni e alle altre attività organizzate dal club il socio abbia il sacrosanto diritto di essere informato di quando e dove queste attività si svolgono. Senza l’avviso è ovvio che non può partecipare. E' assurdo ed è illegittimo, quindi, il pretendere di togliere la facoltà di partecipare a quei soci che non si dovessero presentare alla riunione periodica in cui questi vengono annunciati come certi.
La buona politica consiglia di avvertire anche i simpatizzanti, ma quest'ultimi non ne hanno il diritto.
Poi vediamo che tra i diritti dei soci c'è anche quello di presentare richieste e ricorsi al direttivo o ai soci fondatori come è norma comune ed è norma civile anche il non organizzare casini alle riunioni mensili che servono solo a discreditare l'immagine del club come ha fatto nell'ultimo anno un branchetto di ciarlatani allo scopo di boicottare il club.
Tra i doveri del socio ci sono dei punti importantissimi che devono essere ben presenti a chi si iscrive al club.
A causa di recenti avvenimenti, attiro l'attenzione su:
"- non usare il nome o le effigi del club per iniziative che non siano state approvate esplicitamente dal Direttivo;
- non nuocere al decoro, agli interessi e alla vita del club;
"
Punti questi che di recente, nonostante i miei ripetuti richiami, sono stati ignorati troppe volte da elementi del direttivo stesso per cui mi sono dimesso da presidente del club ed ho riunito in seduta i soci fondatori che, valutando le gravi e continue infrazioni alloa statito e al diritto dei soci, ha sciolto il direttivo.
Giancarlo
[Modificato da Campus 23/03/2010 08:35]
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