Il luccio italiano è una specie diversa dal luccio del nord o est europeo
Carissimi amici,
molti di voi certamente ricorderanno che nel 94 ho pubblicato in varie riviste di pesca (Pescare, Mosca & spinning...) la mia prima dura presa di posizione per la conservazione del luccio nostrano che avevo definito di livrea italica quando tutte le recensioni parlavano di unica specie al mondo: l’Esox Lucius. Il titolo degli articoli era "Lucci dell'est".
Le lettere all'epoca avevano suscitato molto scalpore e diffidenza ma, seppur con fatica, ho battuto il chiodo fino alla consapevolezza di alcuni pescatori, ittiologi e amministrazioni provinciali a noi vicini che hanno cambiato il modo d pensare verso l'esocide ed reagito seminando, anche con la nostra partecipazione, solo lucci autoctoni.
Altri i pescatori, alcuni anche molto vicini a noi, e altri biologi hanno invece continuato a demonizzare l'esocide e spesso a
inquinare le acque italiane seminando lucci dell'est (costavano meno) con il favore di amministrazioni provinciali e tutto questo nonostante esistesse persino
il D.p.r 8 settembre 1997, n.357, che recepiva una direttiva della comunità europea sul rispetto dei ceppi animali indigeni e decretava il divieto assoluto
di semina di ceppi alloctoni, e perfino di quelli non originari dello stesso bacino.
Data la mia insistenza fui definito più volte perfino “razzista”.
E' con dispiacere che ancora ricordo alcuni soci dello Spinning Time Club che non molti anni fa si attivarono per sabotare la nostra collaborazione per il recupero, l'allevamento e successivo rilascio di esemplari indigeni del luccio…
Finalmente, dopo 18 anni, sono venuto a conoscenza, con estrema soddisfazione, che alcuni scienziati hanno oggettivamente stabilito che:
IL LUCCIO ITALIANO (sud europa) È UNA SPECIE A SÉ STANTE E VIENE CLASSIFICATA CON IL NOME DI "ESOX FLAVIAE"
L'analisi del DNA ha confermato, infatti, che il luccio italiano è di
una specie diversa dal luccio del nord-est europeo( Esox lucius)
Ecco l'indirizzo dell'articolo "Prova molecolare e fenotipica di una nuova specie del genere Esox (Esocidae, Esociformes, Actinopterygii): il luccio meridionale, Esox Flaviae"
www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone... apparso sulla prestigiosa rivista "Plos one " a nome dei prestigiosi scienziati:
Livia Lucentini1*, Maria Elena Puletti1, Claudia Ricciolini1, Lilia Gigliarelli1, Diego Fontaneto2, Luisa Lanfaloni1, Fabiana Bilò3, Mauro Natali4, Fausto Panara1
*1 Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale, Università degli Studi di Perugia, Perugia, Italy, 2 Division of Biology, Imperial College London, Silwood Park Campus, Berkshire, United Kingdom, 3 Veneto Agricoltura Viale dell'Università, Legnaro, Italy, 4 Provincia di Perugia, Via Angelucci, Perugia, Italy
Credo che più di qualcuno come me abbia di che gioire per aver notato da subito la differenza ed essersi attivato di conseguenza, ma credo anche che più di qualcuno dovrebbe coprirsi il capo di cenere e porre le sue scuse per avere intralciato, e a volte anche offeso, la volontà ed il lavoro di chi era nel giusto.
Cordiali saluti
Giancarlo Campalto
[Modificato da Campus 16/08/2013 13:17]
*- E’ un’idiozia dire che si rispetta il pesce perché si fa del Catch & Release quando poi con quella scusa si va a maltrattarlo in periodo di riproduzione. -*